Un itinerario tra cultura artistica e culinaria uniche
La città di Bologna, oltre ad essere storicamente e culturalmente rappresentativa, è il luogo dove Emilia e Romagna s’incontrano. Un luogo dove la cucina di queste terre si unisce, costruendo un connubio fantastico, tramandando la tradizione, ma senza mai tralasciare l’innovazione e la sperimentazione.
Girando per le vie della città non si può non rimanere affascinati da tutte le botteghe del centro storico che, oltre a vendere salumi, presentano tavolini per consumare in loco aperitivi e piccoli pranzi o cene.
L’importanza della buona cucina è tangibile per tutta la città, ma l’apice si ha nel costatare che al Palazzo della Mercanzia è contenuto il modello in oro con le misure esatte della Tagliatella, un monumento alla pasta fatta in casa.
I piatti unici della cucina Bolognese
Tra le specialità della cucina Bolognese possiamo trovare la famosa tagliatella, i tortellini in brodo, la cotoletta alla bolognese e i balanzoni, dei ravioli verdi ripieni di ricotta, spinaci e mortadella. Una volta venivano realizzati solo nel periodo carnevalesco, tanto è vero che prendono il nome dalla tradizionale maschera bolognese, ma che ora sono considerati una vera leccornia che è possibile trovare tutto l’anno.
Nella cucina bolognese la fa da padrone la mortadella, un salume usato un po’ in tutti modi. Da mousse per l’aperitivo, a ripieno per tortellini e ravioli, fino alla semplicità del panino imbottito. Una squisitezza da provare accompagnata da un buon bicchiere di Lambrusco.
Le ricette della tradizione
Ecco alcune ricette della tradizione culinaria di Bologna che vi consigliamo:
BALANZONI VERDI ALLA MORTADELLA
Ma oltre la cucina, cosa possiamo vedere a Bologna?
Ecco cosa vedere in un itinerario di 3km, tra le bellezze storiche e i tanti posti dove mangiare e bere bene.
Finestrella di Via Piella
Bologna ha una storia molto antica, documentata dal fatto che nel suo territorio è presente la più antica Università del Mondo Occidentale. Un tempo la città era percorsa da canali e i trasporti avvenivano via acqua.
La possibilità di sfruttare l’energia idraulica la rese famosa per la produzione e la lavorazione della seta. Oggi invece, uno dei pochi posti dove è possibile rivivere questo passato è la Finestrella di Via Piella, dove si può vedere correre ancora il canale.
Torre Prendiparte e Torri degli Asinelli e Garisenda
Camminando verso il centro storico di Bologna, si incontra una delle torri della città, la Torre dei Prendiparte, uno delle 20 torri gentilizie ancora presenti. Poco più avanti si incontra la Cattedrale di San Pietro, fulcro delle attività religiose.
Proseguendo nell’itinerario, s’incontrano 2 simboli di Bologna: Torri degli Asinelli e Garisenda. E’ possibile salire sulla torre degli Asinelli per avere una bellissima vista dei tetti rossi di Bologna. E’ alta circa 100 metri e ci sono circa 500 gradini per arrivare in cima.
Palazzo della Mercanzia e la Basilica di Santo Stefano
Non lontano dalle Due Torri, si trova Palazzo della Mercanzia, dove è contenuto il modello in oro con le misure esatte della Tagliatella.
Proseguendo attraverso una piazza dalla forma triangolare, s’incontra la Basilica di Santo Stefano, un complesso delle sette chiese. La chiesa di San Giovanni Battista è la prima cui si accede ed è una chiesa a navata unica in cui è possibile ammirare il crocifisso in legno e le reliquie dei santi Vitale e Agricola. La seconda chiesa, la chiesa di San Sepolcro, è invece una chiesa a pianta ottagonale costruita sul Tempio di Iside.
Si hanno poi una piccola chiesetta in stile romanico che contiene i sarcofagi dei due Santi Vitale e Agricola, il cortile contenente un grande catino in pietra a ricordo del gesto di Ponzio Pilato e la statua del gallo in memoria di Pietro che rinnegò Gesù. La parte più antica del complesso è la chiesa della Trinità che in parte è distrutta dal tempo e infine si ha il chiostro che al suo centro ospita un pozzo seicentesco.
Piazza Maggiore e i suoi Monumenti
Piazza Maggiore è la piazza più grande di Bologna, oltre ad essere un punto di riferimento per la comunità. È circondata da diversi edifici che ne definiscono i confini.
Palazzo del Podestà
A nord si trova il Palazzo del Podestà, con la sua Torre dell’Arengo che conserva la campana che chiamava a raccolta il popolo. La particolarità sono le formelle in terracotta che ricoprono la facciata e sono tutte diverse l’una dall’altra.
Al Palazzo del Podestà è stato poi aggiunto il Palazzo Re Enzo, luogo dove il figlio dell’imperatore Federico II venne imprigionato dai bolognesi nella battaglia di Fossalta.
Sotto il Palazzo si apre un quadrivio pedonale, con accesso diretto da Piazza Maggiore, che presenta una particolarità che richiama molte persone. Infatti, la volta a crociera che si trova nel punto in cui le quattro strade s’incrociano permette di sentire la voce di una persona che parla al muro del lato opposto. Un piccolo intrattenimento che affascina grandi e bambini per come il suono si propaga attraverso la volta.
Palazzo d’Accursio e la Statua del Nettuno
Palazzo d’Accursio è la sede finale del Palazzo Comunale. Interessante sulla facciata del Palazzo sono le statue che rappresentano la Madonna con il Bambino e Papa Gregorio XIII e la Torre dell’Orologio che fu elevata nel 1444.
Tra Palazzo d’Accursio e Palazzo del podestà, si trova la Statua del Nettuno che è alta 3.20 metri e fu costruita nel cinquecento per manifestare il potere del Papa.
Basilica di San Petronio
A ovest si trova la Basilica di San Petronio, la quarta chiesa più grande d’Italia. È un edificio imponente, incompiuto per metà, dove la parte superiore si contraddistingue per la nudità delle pareti che risultano quindi grigie e spoglie e contrastano con la parte inferiore che è rifinita e ricoperta di marmo.
All’interno, è interessante la Lunetta centrale, dove si trova un bassorilievo che rappresenta la Madonna con il Bambino e i Santi Petronio e Ambrogio. Nella Basilica di San Petronio è presente anche la Meridiana di Cassini che, nonostante più di 350 anni di servizio, riesce ancora ad indicare con sufficiente precisione il mezzogiorno locale.
Assolutamente da vedere la Cappella Bolognini, anche conosciuta come “cappella dei Re Magi”, dove é possibile osservare la storia dei Magi che è rappresentata da sei affreschi su una parete che si concludono con la partenza dei magi in modo inusuale per la storia, ovvero su un’imbarcazione. Si hanno poi, su una seconda parete, tre affreschi in cui sono rappresentati Paradiso, Purgatorio e Inferno. Qui Giovanni Da Modena presenta tratti dell’Inferno dantesco con un’enorme Diavolo che mangia i dannati.
Sul retro della Basilica, è possibile visitare anche la terrazza di San Petronio, che offre una spettacolare vista della città, soprattutto al tramonto.
L’Archiginnasio di Bologna, il Teatro Anatomico e la Basilica di San Domenico
Alle spalle della Basilica di San Petronio si trovano l’Archiginnasio di Bologna, la biblioteca comunale, e il Teatro Anatomico, il museo delle scienze. Proseguendo nel cammino, si arriva alla Basilica di San Domenico, dove sono conservati i resti del fondatore dell’ordine.
Bologna, città della buona cucina e della ricca storia
Bologna è sicuramente una città amata per la sua tradizione culinaria inimitabile, che ha creato piatti famosi e amati in tutto il mondo. Bologna è anche una città ricca di edifici storici d’indubbia importanza culturale.
E’ la meta ideale per chi vuole seguire un itinerario tra le vie del centro storico della città, ma anche per chi vuole unire la storicità con un vero e proprio itinerario culinario tra i piatti tipici della tradizione Bolognese.