Scopriamo insieme le bellezze e le tradizioni culinarie di alcuni dei borghi più belli e caratteristici della Spagna meridionale
Se stai cercando un’avventura autentica in Spagna, un viaggio attraverso i Pueblos Blancos (i “paesi bianchi“) della regione andalusa è un’esperienza imperdibile. I Pueblos Blancos sono caratterizzati da case bianche, strade strette e tortuose e una magnifica vista sulla campagna circostante.
Attraversando paesaggi fatti di campi color ocra, terreni rossastri o macchie di vegetazione, si vedono spuntare in lontananza delle macchie completamente bianche, delle piccole cittadine abbarbicate sulle montagne e completamente bianche: i Pueblos Blancos. L’origine dell’imbiancatura delle facciate risale all’Impero Romano nella penisola iberica, anche se poi le varie epidemie hanno rafforzato questa “tradizione”, poiché la calce ha proprietà antisettiche e antibatteriche, oltre ad essere un buon deterrente per il caldo estremo che si abbatte generalmente sulla regione.
Per organizzare il tuo viaggio nei Pueblos Blancos, un’auto è quello che ti serve per spostarti tra i vari paesi. Vi consigliamo di visitare Zahara de la Sierra, Grazalema, Setenil de las Bodegas, Ronda, Juzcar e Arcos de la Frontera, alcuni dei paesi più belli della zona.
I patti tipici di Ronda e dei Pueblos Blancos
La cucina di Ronda è influenzata dalla sua posizione geografica e dalla tradizione andalusa. Uno dei piatti tipici di Ronda è il rabo de toro, una gustosa coda di toro stufata in vino rosso e servita con patate. Questo piatto è particolarmente popolare nei ristoranti tradizionali di Ronda. Un altro piatto tipico della zona è il solomillo al whiskey, una bistecca di maiale cotta con salsa al whisky. È spesso servito con patate fritte o verdure grigliate.
Tra i piatti della tradizione culinaria, da provare il pane bao con carne stufata o la tartare di salchichón (salame). Il coniglio alla Rondeña è un’altra specialità, come anche il lombo con i pinoli, il sanguinaccio di Ronda e prodotti derivanti dalla cacciagione, oltre alle castagne della Val Genal e la zucca di Ronda.
La gastronomia di Ronda è anche influenzata dalla vicinanza del mare, quindi non puoi perderti l’opportunità di assaggiare il pesce fresco della zona. Il pesce fritto è particolarmente popolare e viene servito con limone e una salsa all’aglio. Tipici della zona sono la sardina affumicata con torta del casar e confettura di pomodoro e le frittelle di merluzzo.
Infine, non puoi perderti l’opportunità di assaporare i dolci locali, come i churros con cioccolata calda o il torrijas, una sorta di pane tostato immerso in latte e uova e poi fritto, i pestiños, gli yemas del Tajo e le ciambelle al vino. Ronda è famosa anche per i suoi vini tra cui spiccano Yo Solo, Payoya Negra e La Encina del Inglés.
La cucina che si può assaporare nei Pueblos Blancos è altrettanto gustosa e allegra. Tipico di Setenil de las Bodegas è la Sopa cortijera, una zuppa fatta con molliche di pane, olio di oliva, asparagi e uova. Nella zona si possono gustare anche las migas, un antico piatto consumato dai pastori il cui ingrediente principale è il pane raffermo; il Revueltos de espárragos, morcilla y setas, ovvero uova sbattute e fritte con asparagi, sanguinaccio o funghi; il Cocido, un bollito di ceci, patate, carne di maiale, pancetta e l’immancabile salsiccia andalusa. Tra i dolci tipici della zona dei Pueblos Blancos ci sono Los cortadillos de cabello de ángel, un dolce di pasta sfoglia ripiena di confettura a base di zucca.
L’itinerario tra i Pueblos Blancos
Zahara de la Sierra
Uno dei villaggi bianchi più belli dell’Andalusia è sicuramente Zahara de la Sierra. Attraversando il parco naturale Sierra de Grazalema, s’incontra il bacino idrico artificiale di Zahara-El Gastor, da cui si ha una visuale dell’intero Paese tutto bianco sulla collina di fronte.
Zahara de la Sierra prende il nome dall’arabo “Zahra”, che significa “fiore” e fu una rilevante difesa araba fino al 1407 quando venne riconquistata dai cristiani, ma la sua storia risale addirittura all’impero romano, anche se le tracce vennero perse con la costruzione del bacino idrico che richiese lo smantellamento del Ponte Romano esistente in quel punto. Il castello della cittadina è praticamente tutto in rovina, ma è ancora possibile salire sulla Torre per godere di un panorama mozzafiato.
Grazalema
Dopo aver attraversato una strada tortuosa nel mezzo del parco naturale della Sierra di Grazalema, si giunge al paese che dà il nome all’intera riserva. Il percorso serpentino è intriso di paesaggi mozzafiato e nasconde al suo interno una foresta di Pinsapar de Grazalema, un tipo di abete che è possibile trovare solo nella Spagna del sud e in Marocco.
Il piccolo borgo è l’unico della provincia di Cadice in cui in inverno è possibile vedere la neve e curiosamente è quello con le precipitazioni più abbondanti di tutta l’Andalusia. La sua fonte di sostentamento passa attraverso la pastorizia e quindi non possono mancare due specialità tipiche quali il formaggio Payoyo e il formaggio Bosqueño realizzati con il latte di due specie autoctone del parco: la capra Payoya e la pecora Merino di Grazalemeña.
Setenil de las Bodegas
Seteneil de las Bodegas è il più particolare e popolare Pueblo Blanco dell’Andalusia. Un agglomerato di case e rocce che si susseguono, un’impressionante passeggiata tra muri bianchi e rocce al posto del cielo.
Il suo nome sembrerebbe derivare dal latino “septem nihil”, ovvero “sette volte niente”, un allusione al fatto che per conquistarla i cristiani dovettero assaltarla sette volte ottenendo sempre una sconfitta. Il piccolo borgo faceva parte del regno di Nasridi fino al 1484 e agli spagnoli ci vollero ottanta anni per conquistarla, ma fu un passo importante per la successiva riconquista di Granada.
Ronda
Ronda è una piccola cittadina nota in tutto il mondo per il suo Ponte Nuovo sospeso sul Canyon del Tajo, scavato dal fiume Guadalevin e profondo ben 100 metri. E’ un luogo tanto particolare da comparire anche nel film di animazione “Ferdinand”.
Percorrendo Ronda si rimane affascinati dai paesaggi che la circondano e dai suoi edifici e strade che tramandano un miscuglio di culture che hanno lasciato il segno nel tempo. Da Ronda sono passati Celti, Romani, Musulmani e infine i cristiani, che ne hanno tracciato la storia degli ultimi 600 anni. Un’ultima particolarità è rappresentata da El Castaño Santo, quello che si dice essere l’albero più antico della zona di Malaga, con ben 14 metri di perimetro.
Tra i luoghi da visitare a Ronda troviamo:
- Ponte Nuovo: senza dubbio è l’attrazione che spinge migliaia di visitatori verso Ronda; un capolavoro d’ingegneria che, essendo dello stesso colore delle pietre che lo circondano, si amalgama bene nel territorio. Si può ammirare dal basso percorrendo una piccola strada pedonale. Sopra l’arco centrale si trova una piccola stanza che fu adibita prima a prigione e poi a locanda, ma ora è utilizzata per una presentazione audiovisiva a beneficio dei turisti.
- Plaza de Toros: è una delle più antiche di Spagna con un terreno di combattimento di 66 metri, uno dei più grandi al mondo. La sua fama fu talmente grande da definire uno stile proprio di corrida, lo “stile Ronda”.
- Puerta de Almocábar: è la prova dei muri di origine araba che circondavano anticamente la città. Partendo da qui e proseguendo verso il Ponte Arabo si trova una bella passeggiata che ha come destinazione la parte antica della Città.
Juzcar, “El pueblo pitufo”
L’unico pueblo blanco azzurro, si trova nella provincia di Malaga. Per la promozione di un film sui puffi venne pitturato tutto di azzurro e da quel momento è diventato l’unico villaggio al mondo dei puffi.
All’entrata del paese si trovano un grande fungo con giochi per bambini e una mappa dettagliata del percorso da seguire alla ricerca dei piccoli puffi blu, un vero e proprio tour nella fantasia che inizia con Gargamella, passando attraverso la statua del grande puffo e finendo con una piccola intromissione dell’ape Maya vestita a festa in blu per l’occasione.
Il Caminito del Rey
Durante il tuo viaggio nei Pueblos Blancos, non puoi perderti la possibilità di fare escursioni e trekking nella natura incontaminata della zona. Ci sono molte opzioni per gli amanti dell’outdoor, come l’escursione al Caminito del Rey, un sentiero che attraversa un canyon spettacolare.
Arcos de la Frontera
Arcos de la Frontera si trova nelle montagne a nord di Cadice e la sua eterogeneità di culture l’ha resa Sito Storico. La sua storia parte quattrocento anni dopo il diluvio universale con Re Brigo, un discendente di Noè e passa attraverso la fondazione romana Arx Arcis, la fortezza sulle alture, di cui si conservano ancora dei resti archeologici. Con la battaglia di Guadalete, gli arabi conquistarono la città inaugurando il Regno di Taifas e facendola diventare un’importante roccaforte, finché non ritornò sotto il regno di Castiglia con Alfonso X el Sabio.
Perdersi per le vie della città è un’esperienza unica. Si trovano palazzi, chiese, dimore signorili e un’infinità di archi, ma la cosa più stupefacente sono le poesie che si trovano sui muri delle case e la rendono unica e affascinante.
Una delle leggende più interessanti narra che i Mori portarono un drago e lo nascosero in un tunnel segreto per farsi aiutare contro gli attacchi dei cristiani e che ancora oggi, quando il drago si allunga, l’intera rupe avverta la scossa. Un’altra ancora narra del rumore di carrozze invisibili, urla strazianti, oggetti che si muovono da soli e chiavi che escono in autonomia dalle serrature in Callejón de las Monjas, uno stretto vicolo dietro la Basilica di Santa Maria.
Il viaggio alla scoperta dei Pueblos Blancos
Un viaggio attraverso i Pueblos Blancos è un’esperienza indimenticabile per coloro che cercano un’avventura autentica in Spagna. Viaggia in auto ed esplora i paesi, fai escursioni nella natura incontaminata, assapora la cucina locale e acquista prodotti artigianali locali per portare a casa un ricordo indimenticabile del tuo viaggio nei Pueblos Blancos.
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