L’itinerario nella Città Partenopea, tra le tradizionali prelibatezze culinarie e meraviglie artistiche.
Napoli ha dato luogo a movimenti architettonici, pittorici, artistici e culinari unici. La Pizza Napoletana e l’arte dei suoi pizzaioli sono state dichiarate patrimonio Unesco. Anche il suo centro storico lo è diventato, come testimonianza del passaggio delle culture del Mediterraneo e anche il Vesuvio è riserva naturale mondiale. Napoli offre un insieme di unicità culinarie, storiche, artistiche e naturali che meritano di essere scoperte.
Napoli e i Piatti della Tradizione Culinaria
A Napoli è nata una peculiare tradizione culinaria nota in tutto il Mondo. La pizza Napoletana è un’icona assoluta e simbolo d’italianità. Sarà per i segreti conservati dai napoletani, sarà per gli ingredienti, sarà per clima, sarà per il metodo di lievitazione della pasta, ma la Pizza a Napoli è tutta un’altra cosa!
Ma la tradizione culinaria napoletana va ben oltre la pizza. Una città di mare offre sempre dei piatti con il pesce e Napoli ha il suo Cuoppo di mare, ovvero un cono con il fritto di pesce, comodo da mangiare passeggiando tra i vicoli della città. Oltre a questo, sono piatti tipici a base di pesce anche l’impepata di cozze e il polpo alla Luciana, cotto con pomodoro, capperi e olive.
La cucina napoletana è ricca anche per la pasta, preparata in ogni modo immaginabile. La frittata di maccheroni è un grande classico, come pure la pasta con il ragù napoletano, preparato con manzo, maiale, cacio, prezzemolo, aglio e uvette.
Le vere prelibatezze sono i dolci napoletani, come il Babà, la Sfogliatella e la Pastiera. La leggenda narra che la Pastiera fu donata dagli abitanti di Napoli alla sirena Partenope per ringraziarla per il suo canto.
La Leggenda
Napoli viene spesso chiamata anche Città Partenopea. Questo nome deriva dalla Sirena Partenope, che secondo la leggenda, s’innamorò di Ulisse e, sconvolta per non essere riuscita a farlo cedere alle sue lusinghe, si suicidò. Le onde del mare portarono il corpo della Sirena Partenope in un golfo di rara bellezza, dove fu fondata Napoli in suo onore.
Passeggiare nella Napoletanità
Ecco cosa vedere in un itinerario nel centro di Napoli:
Castel dell’Ovo
Iniziamo il nostro itinerario da dove, secondo la leggenda di Partenope, Napoli ebbe inizio. Proprio qui il corpo della sirena arrivò trascinato dalle onde. Il nome Castel dell’Ovo deriva da un’altra leggenda che narra che il poeta Virgilio racchiuse in una gabbietta appesa al soffitto delle segrete un uovo, che aveva il potere di tenere in piedi il castello e proteggere l’intera città.
La Galleria Borbonica e la Napoli Sotterranea
Proseguendo dal mare verso il centro, s’incontra la Galleria Borbonica, un museo archeologico e uno degli ingressi alla parte sotterranea di Napoli. La Napoli Sotterranea racconta la storia della Città dal sottosuolo. Nel tempo ha cambiato funzione: da raccolta dell’acqua per il sostentamento della Città, a protezione della popolazione durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Piazza del Plebiscito, la Basilica Reale Pontificia di San Francesco e Palazzo Reale
Non lontano si raggiunge la famosa Piazza del Plebiscito. Alle due estremità si trovano la Basilica Reale Pontificia di San Francesco da una parte e Palazzo Reale dall’altra. Qui si svolgono spesso eventi culturali, grazie agli ampi spazi della piazza.
Teatro di San Carlo, Galleria Umberto I e il Maschio Angioino
Proprio dietro l’angolo si trova Teatro San Carlo, il Teatro Lirico della città, risalente al ‘700 e noto in tutto il Mondo. Proprio di fronte si trova la Galleria costruita in onore di Umberto I. Non lontano, c’è uno dei simboli della Citta di Napoli: Castel Nuovo, conosciuto come il Maschio Angioino.
I complessi monumentali e i luoghi di culto di Napoli
Napoli è una Città molto vasta, pertanto il lungo camminare potrebbe stancare. Un’alternativa può essere la bicicletta, che permette di muoversi bene nei vicoli, o la metropolitana. La stazione di Toledo, non lontana dal Maschio Angioino, è molto colorata.
Proseguiamo il nostro itinerario con una serie di complessi monumentali, chiese e Cappelle dalle uniche bellezze architettoniche e artistiche. Tra queste, da visitare, Sant’Anna dei Lombardi, i complessi monumentali di Santa Maria La Nova e di Santa Chiara con il suo chiostro, la Chiesa del Gesù nuovo, il Museo Cappella Sansevero e la Cappella del Monte di Pietà.
Via San Gregorio Armeno
San Gregorio Armeno è la via più tipica e particolare di Napoli. Ai lati ci sono i negozi degli artigiani che creano a mano le famose statuine del presepe. Ogni anno ne sono create di nuove, rimanendo legate all’attualità. Qui si trovano la vera creatività e passione dei napoletani. E’ una zona resa ancora più vivace da suonatori lungo le strade.
Il Duomo di Napoli e la Chiesa di San Giovanni a Carbonara
La Cattedrale di Santa Maria Assunta, conosciuta come il Duomo di Napoli, è in stile gotico e conserva il battistero più antico dell’Occidente e le reliquie di San Gennaro, il patrono della Città. Qui tre volte all’anno si svolge il rito dello scioglimento del sangue del Santo. Non lontano, s’incontra la Chiesa di San Giovanni a Carbonara, in stile rinascimentale.
Le Catacombe di San Gennaro, il Cimitero delle Fontanelle e Castel Sant’Elmo
Un’altra parte della suggestiva Napoli sotterranea sono le Catacombe di San Gennaro, risalenti al secondo secolo. Qui vicino si trova anche il Cimitero delle Fontanelle, che accoglie i resti delle persone vittime della grande peste del ‘600 e del colera dell’800. Il nostro itinerario si conclude con il punto più alto della Città di Napoli, Castel Sant’Elmo. Da qui si gode uno splendido panorama sul centro storico.
Napoli e le sue infinite culture
Napoli è una città dove molte culture si sono succedute, lasciando ognuna la propria traccia. Qui la leggenda si unisce alla veracità napoletana. L’arte architettonica, artistica e musicale si lega a quella culinaria. E tutto questo rende Napoli una città perfetta per un tour gastronomico che unisce la passione per il buon cibo della tradizione italiana con la cultura di un popolo, che passa sempre anche dalla tavola.
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